Controlli automatizzati da 36-bis

nuovi codici per pagamenti parziali

Controlli automatizzati da 36-bis
nuovi codici per pagamenti parziali
Devono essere utilizzati dai contribuenti destinatari della comunicazione, che intendono versare soltanto una quota dell’importo complessivamente richiesto dal Fisco
Pronti altri 51 codici tributo (17 diverse tipologie d’imposta, con relativi interessi e sanzioni) per consentire, a chi ha ricevuto una comunicazione di irregolarità a seguito dei controlli automatici effettuati sulle dichiarazioni, di pagare in parte le somme indicate nell’avviso.
A istituirli la risoluzione n. 73/E del 5 novembre.

Le comunicazioni in questione sono quelle che scaturiscono dalle attività di controllo meccanizzato ex articolo 36-bis del Dpr 600/1973, che consentono di “intercettare” errori materiali e di calcolo commessi dal contribuente e di verificare l’esattezza delle detrazioni, delle deduzioni e dei crediti d’imposta evidenziati in dichiarazione e la tempestività dei versamenti eseguiti. L’eventuale maggiore imposta risultante, prima di essere iscritta a ruolo, viene segnalata al contribuente tramite una comunicazione di irregolarità: se il pagamento delle somme richieste avviene entro i successivi 30 giorni, si beneficia della riduzione a un terzo della sanzione ordinaria (dal 30%, quindi, scende al 10%).

I nuovi codici sono collegati a recenti novità normative, come i crediti d’imposta per le imprese che operano nel settore cinematografico e quello per il nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno, l’imposta sul valore dei contratti di assicurazione (Ivca), l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) e quella sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe).
Per agevolare i contribuenti a individuare la codifica esatta, in corrispondenza di ogni gruppo di codici (imposta, interessi e sanzioni) è associato il “numero” utilizzato per il versamento spontaneo.

Se si intende pagare solo una quota dell’importo complessivamente richiesto con la comunicazione di irregolarità, dunque, il contribuente deve compilare un modello F24, indicando gli opportuni codici tributo nella sezione “Erario”, in corrispondenza degli “importi a debito versati” e riportando negli appositi campi il codice atto e l’anno di riferimento riportati sulla stessa comunicazione.
 

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