Debuttano quattro causali

Debuttano quattro causali
e altre otto diventano bivalenti
Le new entry dirotteranno i versamenti effettuati con la delega di pagamento verso le legittime casse. Per quelle già esistenti è l’Inps a chiedere il “doppio lavoro”
Maggiori risorse per gli F24: si tratta di nuove causali contributo e di vecchie con competenza allargata. Due a uso dei consulenti del lavoro di Pavia e Prato; due per il finanziamento del fondo Coasco; poi, per altre otto, via libera al doppio utilizzo, in F24 tradizionale e in F24 Enti pubblici. Tutto ciò con tre risoluzioni del 13 novembre.

La prima (risoluzione 79/E) trova le sue radici nella convenzione stipulata tra Agenzia delle Entrate e Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro nel 2011, con la quale è stato adottato il modello di pagamento unificato per il versamento dei contributi dovuti dagli iscritti all’Ordine. Le causali contributo PV00 e PO00, appena istituite, andranno utilizzate dai professionisti aderenti ai Consigli provinciali di Pavia e Prato (che hanno aderito alla convenzione successivamente alla stipula), naturalmente, nel modello F24.
Qui vanno sistemate nel secondo riquadro della sezione “Altri enti previdenziali e assicurativi”, in corrispondenza degli importi indicati nella colonna “importi a debito versati”.
Nello spazio “codice ente” va scritto 0005 e, in quello “codice sede”, la sigla della provincia di iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro. Poi, nel campo “codice posizione”, il codice di iscrizione allo stesso Albo. Infine, va indicato il periodo di competenza del tributo versato.

La seconda (risoluzione 81/E) si ispira, invece, a un diverso accordo, comunque finalizzato a regolare la riscossione dei contributi. È la convenzione firmata nel 2008 con l’Inps, che a sua volta ha stimolato una serie di successive intese. CUST e PULI sono figlie di una di queste: il recente patto (luglio 2013) tra Inps e Associazioni Confedilizia, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, con il quale è stato affidata all’Istituto di previdenza la riscossione, tramite F24, dei contributi diretti al fondo Coasco.
Vanno esposte nella sezione “Inps” in corrispondenza del campo “importi a debito versati”.
La corretta compilazione della delega di pagamento si completa indicando negli specifici campi il codice della sede Inps e la matricola Inps dell’azienda. Infine, nel campo “periodo di riferimento”, vanno riportati il mese e l’anno di competenza nella colonna “da mm/aaaa”, mentre non deve essere compilata la colonna “a mm/aaaa”.

La terza e ultima (risoluzione 80/E) non istituisce, ma rafforza, sulla base di una specifica richiesta dell’Inps, la funzione di causali contributo già esistenti.
In pratica, AR–ARI–ARN–ARIN–CR–CRI–CRN–CRIN, fino a oggi in uso solo per il versamento mediante modello F24, nell’immediato futuro andranno bene anche per l’F24 Enti pubblici.
 

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