Bonus alberghi: al battesimo

la fase iniziale della procedura


Il Mibact ha fissato il calendario da seguire per il riconoscimento del credito. L’accesso presuppone la registrazione dei legali rappresentanti delle imprese al Portale dei procedimenti
campanello di hotel
Parte ufficialmente la procedura per il riconoscimento del bonus alberghi relativo alle spese sostenute nel 2016.
Il calendario, pubblicato sul sito dei ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, prevede, infatti, l’apertura, dalle 10 di oggi e fino alle 16 del prossimo 27 gennaio, del canale telematico per la compilazione delle domande.
Il click day per la trasmissione delle istanze è fissato per il 2 febbraio: invio possibile dalle 10 e fino alle 16 del giorno successivo. Le domande potranno essere presentate esclusivamente per via telematica, insieme all’attestazione dell’effettivo sostenimento della spesa, attraverso il Portale dei procedimenti, raggiungibile dal sito del Mibact.
Per l’accesso alla procedura, è necessaria la registrazione alla piattaforma informatica, operazione che i legali rappresentati dell’impresa possono facilmente effettuare tramite lo stesso portale.

Un tax credit in evoluzione
L’agevolazione, utilizzabile sotto forma di credito d’imposta, è stata introdotta, dall’articolo 10 del Dl 83/2014, a favore delle aziende alberghiere, attive al 1° gennaio 2012, che investono per migliorare le loro strutture rendendo, di riflesso, più competitive le località turistiche del nostro Paese. Le modalità applicative, invece, si devono al Dm 7 maggio 2015.
Il periodo originario di riferimento per usufruire del bonus sono gli anni 2014-2015-2016 e le spese contemplate sono, in sintesi, nella versione “madre” della norma, quelle riguardanti lavori di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, aumento dell’efficienza energetica.
Il credito, utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 da presentare solo tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, è pari al 30% dei costi sostenuti nel triennio e può arrivare fino a un massimo di 200mila euro (vedi “Sentiero telematico per il credito a favore del turismo made in Italy”).

Per completezza, si segnala la modifica apportata dalla legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 320, legge 208/2015), che ha ricompreso nella misura agevolativa gli interventi di ristrutturazione edilizia da cui consegue un aumento della cubatura complessiva, qualora effettuati nel rispetto della normativa vigente (vedi circolare 20/2016).

Da segnalare, infine, che il “bonus alberghi”, con la legge di bilancio 2017, è stato esteso agli anni 2017 e 2018, mentre la percentuale del credito è salita al 65% includendo, altresì, gli esercenti attività agrituristica.

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