Impennata dell’interesse legale:

dal 1° gennaio, tasso dello 0,8%

Il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, che aumenta la misura del saggio per il nuovo anno, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 15 dicembre 2018
Impennata dell’interesse legale:|dal 1° gennaio, tasso dello 0,8%
Non ci sono buone notizie per i ritardatari cronici dei versamenti: il tasso degli interessi legali, infatti, passa dallo 0,3% allo 0,8% in ragione d’anno. L’aumento scatterà sui pagamenti effettuati oltre il termine di scadenza, a partire dal 1° gennaio 2019. Fino al 31 dicembre 2018, invece, si applica il tasso dello 0,3%.

La variazione, determinata in misura pari alla media aritmetica dei parametri indicati dal codice civile (articolo 1284, comma 1), che inoltre assegna al ministro dell’Economia e delle Finanze il compito di intervenire e modificare il saggio di interesse legale sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi, tenendo conto anche del tasso di inflazione registrato nell’anno, è prevista dal decreto 12 dicembre 2018 del Mef, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 15 dicembre 2018.

La disposizione ha naturalmente ripercussioni anche di carattere fiscale: cambieranno, infatti, gli importi dovuti all’Erario per i versamenti effettuati in ritardo o a seguito di ravvedimento operoso.
A questo proposito, si ricorda che gli interessi vanno calcolati dal giorno successivo a quello entro il quale doveva essere assolto l’adempimento tributario, fino al giorno in cui si effettua il pagamento, applicando per ogni periodo il tasso di interesse legale in vigore pro rata temporis.
Un esempio concreto per semplificare: sul versamento del saldo Imu, effettuato il 15 gennaio 2019 (scadenza ordinaria il 17 dicembre 2018) bisognerà calcolare gli interessi dello 0,3% dell’imposta dovuta dal 18 al 31 dicembre e dello 0,8% dal 1° al 15 gennaio.

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